
La Cina sanziona due banche lituane dopo stretta Ue contro Mosca

Due istituti di Pechino in 18/o pacchetto Bruxelles anti-Russia
Il ministero del Commercio cinese ha annunciato contromisure contro due istituti finanziari dell'Unione europea in risposta alla decisione di Bruxelles di inserire due istituti finanziari mandarini nel 18/o pacchetto di sanzioni contro la Russia, finita nel mirino per la sua aggressione all'Ucraina. Si tratta, in base a quanto spiegato in una nota, delle lituane Ab Mano Bankas e Uab Urbo Bankas: "alle organizzazioni e agli individui all'interno del territorio cinese è vietato effettuare transazioni, cooperare e svolgere altre attività con tali banche". Pechino, nell'occasione, ha esortato "l'Ue a correggere le sue pratiche illecite" e "a smettere di danneggiare gli interessi cinesi", considerando le sanzioni europee a carico di due sue banche "una grave violazione del diritto internazionale e delle norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali". La risposta cinese ha un effetto simbolico: nella lista nera sono finiti due istituti di credito di Vilnius con cui Pechino ha contatti diplomatici minimi dopo che le relazioni bilaterali si sono deteriorate nel 2021 a causa del permesso lituano dato a Taiwan di aprire un suo ufficio con la dicitura 'taiwanese' nel nome, quando rappresentanze simili operano in altri Paesi sotto il nome di 'Taipei'. Una mossa che Pechino ha interpretato come un tentativo dell'isola, rivendicata come territorio "sacro" e inalienabile", di affermarsi come Stato indipendente. La Cina, in risposta, ha richiamato il proprio ambasciatore da Vilnius e ha espulso quello lituano da Pechino.
E. Carvalho--JDB