
Bruce Springsteen, ecco gli album che suonavo in privato

Tracks II: the lost albums, 83 canzoni da venerdì
''Durante la pandemia del Covid ho preso in mano tutto ciò che avevo nel mio archivio. Quindi questo è Tracks II: Lost Albums, ma ci sarà un Tracks III'', a raccontarlo è Bruce Springsteen alla vigilia dell'uscita venerdì 27 giugno, per Sony Music "Tracks II: The lost albums", I sette album inediti di Bruce Springsteen (pre order: https://brucespringsteen.lnk.to/TheLostAlbumsPR), un preziosissimo cofanetto che racchiude 83 brani colmando capitoli significativi nella ricca carriera e offrendo una preziosa panoramica sulla sua vita e sul suo percorso artistico. ''I Lost Albums - racconta ancora Springsteen - erano dischi completi, alcuni addirittura già mixati ma mai pubblicati. Ho suonato questa musica per me stesso e per alcuni amici intimi per anni. Sono felice che ora possiate finalmente ascoltarla. Spero che vi piaccia''. ''C'era qualcosa che mancava in alcuni di essi o in alcuni casi non mi sembravano semplicemente finiti. Spesso leggo che dicono di me che negli anni '90 ho avuto un 'lost period' o qualcosa del genere. In realtà, io e Patty stavamo crescendo i nostri bambini che erano molto piccoli all'epoca. Quindi questo ha influenzato un po' la mia produzione lavorativa. Ma io davvero, davvero, lavoravo per tutto il tempo. Nel corso del tempo, ho accumulato una piccola collezione di album completi che per una ragione o per l'altra non sono mai stati pubblicati''. Ora la collezione di inediti, rimessa in ordine durante il covid, torna a vedere la luce e sono registrazioni, quelle della Garage Session che fanno da ponte tra "Nebraska" e "Born in the U.S.A". ''Questo era un disco che ho fatto seguendo le orme di "Nebraska", facendo qualcosa che la gente oggi definirebbe "indie". Era come se avessi preso "Nebraska" e avessi fatto un ulteriore passo avanti, introducendo una sezione ritmica, questo era. È un disco dal suono un po' unico e molto, come dire, low-fi''. Quanto "Streets of Philadelphia", spiega che è un album con drum loop e sintetizzatori, oscuro e sperimentale. ''Avevo pubblicato la canzone Streets of Philadelphia. E ho detto: "Beh, farò altre registrazioni nel modo in cui ho registrato quella" che era sostanzialmente con un loop di batteria e alcuni sintetizzatori. E ho scritto la musica così. Quindi ho pensato che forse avevo un album dentro di me con lo stesso tipo di approccio. Questo è quell'album e l'ho finito, l'ho mixato e ora l'ho fatto uscire'', racconta ancora. ''Avevo fatto tre album sulle relazioni. Ne avevo un quarto. Era particolarmente cupo e non sapevo se il mio pubblico sarebbe stato in grado di ascoltarlo in quel momento. Mi è sempre piaciuto molto, ma non mi è mai sembrato del tutto finito'', per questo ha deciso forse di tenerlo nel cassetto. Faithless è un album che è stato definito da Erik Flannigan (essayist) il vero oustsider di tutti, come se fosse la colonna sonora di un film western spirituale che non è mai stato girato. ''Questa era una collezione di canzoni davvero insolita perché mi era stato commissionato di scriverle per un film nei primi anni 2000. C'era un western che trattava alcuni temi spirituali. Ero in Florida con mia figlia e in un brevissimo periodo di due o tre settimane, credo di aver praticamente finito tutte le canzoni''. Quanto a Somewhere north of nashville lo definisce un album dalle sonorità country con pedal steel ''Era un album che è nato insieme a "The Ghost of Tom Joad", in una sola volta, dovevano essere lo stesso album ma mi sono reso conto che insieme non potevano funzionare''. ''Il materiale di Joad era molto cupo, pacato e meditativo. Ma nei pomeriggi suonavamo molte altre canzoni che erano un po' più leggere e influenzate dal country, semplicemente sono state registrate nello stesso periodo (ndr: di "The Ghost of Tom Joad")''. Inyo è un disco intriso della vita a Los Angeles, un po' il sequel di Joad. Mentre di Twilight hours Erik Flannigan racconta che è l'album più malinconico e orchestrale, con Bruce che canta in uno stile a metà tra Frank Sinatra e Andy Williams. ''Su "Twilight Hours", ho avuto modo di cantare in quel tipo di stile pop americano più ampio. E le canzoni sono scritte con quell'idea in mente. "September Kisses", "Twilight Hours", "Sunday Love", "Late in the Evening". Sono tutte canzoni romantiche'', spiega Springsteen. Perfect World è invece una raccolta di brani che è stata effettivamente pensata fin da subito come un album. ''Avevo il team di Ron Aniello e Rob (Lebret). Noi tre, sai, possiamo entrare in uno studio e fare quasi qualsiasi cosa. Ron, ovviamente, come produttore è un ragazzo incredibilmente talentuoso e lui e lui mi ha davvero aiutato a concentrarmi''. ''The Lost Albums" sarà disponibile in edizione limitata in formato 9 LP, 7 CD e digitale, con packaging distintivo per ciascun album inedito e un libro rilegato in tessuto di 100 pagine che include foto d'archivio rare, note dettagliate su ogni album scritte dal saggista Erik Flannigan e una presentazione personale del progetto firmata da Springsteen stesso. Uscirà il 27 giugno anche il set "Lost And Found: Selections from The Lost Albums", con 20 brani selezionati dalla raccolta, in formato 2 LP o 1 CD. "The Lost Albums" è stato realizzato da Springsteen con il produttore Ron Aniello, l'ingegnere del suono Rob Lebret e il produttore supervisore Jon Landau presso i Thrill Hill Recording Studios nel New Jersey. Più di 30 negozi di dischi in tutta Italia attendono i fan del Boss per le speciali Opening Night di giovedì 26 giugno, con aperture straordinarie in notturna. Durante le opening nights, chi acquisterà "Tracks II: The Lost Albums" e/o "Lost And Found: Selections From The Lost" riceverà in omaggio merchandise esclusivo (fino ad esaurimento scorte).
E. Carvalho--JDB