Jornal Do Brasilia - A Santa Cecilia Daniel Harding e la Sinfonia n.2 di Mahler

E' dedicato alla Sinfonia n. 2 'Resurrezione' il nuovo appuntamento del ciclo dedicato all' intergale delle composizioni di Gustav Mahler che Daniel Harding propone il 5 giugno per la stagione sinfonica di Santa Cecilia (alle 19:30 Auditorium Parco della Musica, repliche il 6 alle 20:30 e il 7 alle 18). Con il direttore musicale della Fondazione sul palco il soprano Hanna-Elisabeth Müller e il mezzosoprano Sasha Cooke. Il programma prevede anche la prima esecuzione assoluta del brano ''Il Carro del Tempo'', commissionato dall' Accademia di Santa Cecilia al giovane compositore Enrico Scaccaglia, vincitore del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio del 2022. La Seconda Sinfonia di Mahler è una meditazione sui temi della morte e della resurrezione, articolata in cinque movimenti. L'Accademia di Santa Cecilia è stata l'unica istituzione musicale italiana che ha ospitato Gustav Mahler come direttore d'orchestra, il quale è salito sul podio ceciliano in ben quattro occasioni, tra il 1907 e il 1910. È inoltre notevole il numero di esecuzioni che l'Orchestra e il Coro hanno dato dei suoi capolavori, soprattutto a partire dagli anni '70 del secolo scorso, proprio in coincidenza con il successo del film di Visconti Morte a Venezia: anche in quella occasione è stata l'Orchestra di Santa Cecilia ad eseguire la colonna sonora incentrata sull' Adagietto dalla Quinta Sinfonia. ''Il carro del tempo - ha detto Saccaglia - vuole indagare ciò che dà fondamento alla musica stessa: il tempo. Spesso, quest'ultimo, lo si intende nella sua sola accezione lineare: un 'naturale scorrere da un punto A, a un punto B in un certo arco di tempo. Ma esiste un'altra dimensione temporale: quella circolare in cui, al suo estremo, tutti gli elementi che l'attraversano ritornano sempre uguali, creando un senso di grande staticità, una sorta di loop in cui il tempo sembra fermarsi''. Il carro del tempo, ha aggiunto il compositore, ''nasce dal conflitto e dal dialogo tra queste due antitetiche dimensioni, attraverso l'interazione tra diverse figure musicali che, come fossero personaggi in scena, si relazionano tra loro. Operando perché nessuna delle due prevalga sull'altra, la mia speranza è che la musica cólta del nostro tempo possa e continui a parlare a tutti i piani dell'essere''.

E. da Cruz--JDB