Jornal Do Brasilia - Il Bal Blanc di Dior Cruise sfila a Villa Albani Torlonia

C'è tutta la sua Roma del cuore e tutta la sua maestria artigianale, nella collezione Dior Cruise 2026 firmata dalla sua direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, che ha ha scelto di farla sfilare a Roma, nei giardini della settecentesca Villa Albani Torlonia. Neppure la pioggia è riuscita a bloccare il fashion show a cui hanno partecipato 800 ospiti. Sotto gli ombrelli trasparenti distribuiti al parterre c'erano i grandi ospiti che hanno rispettato il dress code, il colore bianco per le signore e il nero per i gentiluomini, tra cui si notava Giancarlo Giammetti, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l'assessore al Turismo Grandi Eventi Sport e Moda Alessandro Onorato, Beppe Fiorello. Tra le ospiti Delphine Arnault, figlia del presidente fondatore del gruppo LVMH, e presidente e ad a sua volta di Dior Couture; Beatrice Borromeo, Natalie Portman, Valeria Golino, la direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma Eleonora Abbagnato. In fondo "Roma non l'ho mai lasciata" rivela Chiuri poco prima del defilè ispirato alla contessa Mimì Pecci Blunt, mecenate e fondatrice tra l'altro del Teatro La Cometa, restaurato da Chiuri e riaperto pochi giorni fa, e al suo celebre evento mondano Le Bal Blanc organizzato a Parigi negli anni Venti. "Ho lavorato come sapete da Fendi e da Valentino, poi da Dior dal 2016, ma proprio perchè sono stata a lavorare in un altro paese ho potuto apprezzare il mio e le connessioni che ci sono anche tra paesi lontani. Questa collezione è autobiografica perché c'è tutto, la couture, il pret à porter, l'arte, la sperimentazione. Ho avuto l'onore di collaborare con la Sartoria Tirelli, utilizzando dei loro tessuti vintage. Addirittura le tute degli artisti che vedrete esibirsi nei giardini nei Fantasmi di Roma, sono state fatte con garze mediche, le stesse che usò Piero Tosi nei costumi del film La signora delle Camelie, con Isabelle Huppert. E' stato fantastico avere un dialogo con Tirelli che celebra 60 anni dalla nascita, e anche loro hanno appreso da noi tecniche sartoriali che non conoscevano".

A. de Almeida--JDB