
Cinema d'estate in Italia, "la promozione funziona"

A Cannes interventi di Lorini e Usai per Cinema Revolution
Da Mission: Impossible - The Final Reckoning a Lilo e Stich, da Dragon Trainer a Fuori di Mario Martone sono molte le nuove uscite per Cinema Revolution 2025 che dal 13 giugno al 20 settembre farà pagare il biglietto in sala 3,5 euro. "Il cinema italiano durante il periodo estivo, grazie al Ministero, punta all'obiettivo di far tornare le persone nelle sale cinematografiche. E' cominciato nel 2019 con Moviement è continuato oggi con il nome di Cinema Revolution un progetto che ha riportato migliaia di persone nelle nostre sale. Mi spiace molto - ha detto Mario Lorini, presidente dell'Anec, l'associazione degli esercenti all'Italian Pavillion a Cannes dove si presentava Cinè a Riccione (1-4 luglio) - che qualcuno abbia etichettato questo progetto solo come "carino", ovviamente non conoscendolo. Questo dispiace, perché fuori contesto si fa presto. Io l'ho scritto, l'ho detto ripetutamente, e oggi posso raccontare al Ministero che un maggior numero di sale stanno aperte d'estate. Tutti quelli che dicono che questa promozione è un po' svilente: non è vero. Perché ha favorito il cinema italiano, e che oggi possiamo annunciare che durante l'estate fa i migliori risultati di sempre. Anni fa, in questo periodo, si cominciava a parlare di sale che chiudevano". Dati alla mano il presidente di Anica Alessandro Usai ha spiegato che "dal primo dicembre a oggi, la quota di mercato teathrical del cinema italiano è del 40%. È un dato storico, raggiunto negli ultimi decenni solo pochissime volte, ed erano anni in cui solo Checco Zalone faceva 65 milioni di euro". C'è fiducia che anche quest'anno l'estate al cinema funzioni. "Ricordiamoci quando ogni anno si parlava di anomalia italiana della stagionalità: in ogni convegno si vedevano le curve degli andamenti mensili di tutti i Paesi europei e degli Stati Uniti, e poi tu avevi l'Italia che aveva un picco a ribasso che iniziava intorno ad aprile e risaliva intorno a ottobre. Sembrava una cosa irreversibile, tanto che si parlava di fenomeno culturale, una cosa che non si poteva cambiare. E invece questa cosa è cambiata. Vuol dire che l'intervento che è stato fatto da parte delle istituzioni è stato risolutivo. Ovviamente, il prodotto americano, che è stato incentivato a uscire d'estate, ha dato una grossa mano. Penso - perché bisogna anche essere onesti - che in questo caso il Ministero e le istituzioni, abbiano fatto il massimo di quello che si poteva fare".
S. dos Reis--JDB