Ricercatori più citati, Italia ancora fuori dalla top ten
Usa davanti, segue la Cina che conquista il 20% dei premi
Quest'anno si contano 104 italiani tra i 6.868 ricercatori più citati al mondo secondo la classifica stilata da Clarivate Analytics: l'Italia si piazza così all'11esimo posto tra i Paesi con il maggior numero di ricercatori influenti, restando per il secondo anno consecutivo fuori dalla top ten in cui era entrata per la prima volta due anni fa con 115 scienziati (già scesi a 106 l'anno scorso). A livello globale, gli Stati Uniti si confermano leader, con un lieve aumento dei premiati (2.670) che inverte la precedente tendenza al ribasso, mentre rimane saldamente al secondo posto la Cina, che conquista il 20% dei riconoscimenti e piazza l'Accademia Cinese delle Scienze al primo posto tra le istituzioni a livello globale. Il Regno Unito si classifica al terzo posto con 570 premi (8%), seguito da Germania (363), Australia (312) e Canada (227). La ;;Svizzera torna in top ten, mentre Hong Kong continua ad aumentare il numero di premi raggiungendo una quota pari al 2% del totale globale. "I ricercatori più citati di quest'anno lavorano in 60 Paesi e regioni, eppure l'86% dei premi è concentrato in soli 10 di essi, e il 75% nei primi cinque: ciò evidenzia una notevole concentrazione di talenti di ricerca di alto livello a livello globale", si legge nel rapporto. Tra i 104 italiani in classifica spiccano diversi nomi noti, come l'immunologo Matteo Bassetti dell'Università di Genova, il farmacologo Alberico Catapano e l'epidemiologo Carlo La Vecchia dell'Università di Milano, il direttore dell'Istituto Mario Negri Giuseppe Remuzzi, il chimico Liberato Manna dell'Istituto italiano di tecnologia, il fisico Alessandro Melchiorri di Infn e Sapienza, e l'anatomopatologo Giuseppe Viale dell'Università di Milano.
J.L. de Oliveira--JDB