
La prima eclissi solare artificiale nello spazio di Proba-3

Le sue immagini permetteranno di studiare la corona solare
Riuscita la prima eclissi solare artificiale nello spazio per la missione Proba-3 dell'Agenzia Spaziale Europea. Le immagini che permettono di studiare in dettaglio la corona solare, ossia l'atmosfera esterna del Sole, sono state scattate grazie al perfetto posizionamento di due satelliti distanti 150 metri tra loro: uno dei due ha coperto perfettamente il disco solare e permesso all'altro di eseguire gli scatti. "È emozionante vedere queste splendide immagini convalidare le nostre tecnologie in quella che ora è la prima missione al mondo di volo in formazione di precisione", ha detto Dietmar Pilz, Direttore di Tecnologia, Ingegneria e Qualità dell'Esa. Lanciata il 5 dicembre 2024, Proba-3 è una missione ideata con lo scopo di dimostrare la fattibilità di studiare il Sole, in particolare la corona, con un metodo innovativo e molto complesso, ossia attraverso delle eclissi artificiali. Proba-3 è infatti composta da 2 satelliti, uno detto Occultatore, del diametro di 1,4 metri con lo scopo di coprire il disco solare e produrre così un cono d'ombra, l'altro detto Coronografo, capace di allinearsi perfettamente dietro all'occultatore a 150 metri di distanza, con un margine di errore inferiore al millimetro, e fotografare il Sole 'oscurato'. Si tratta di un metodo usato da secoli per studiare gli strati esterni del Sole, per vederne l'atmosfera eliminando la parte di luce più intensa ma che da replicare nello spazio è invece estremamente complesso. Una manovra difficile, realizzata in autonomia, e che i due satelliti hanno ripetuto più volte a partire da marzo. Le immagini appena pubblicate sono state scattate tra il 23 e il 25 marzo grazie ai 3 strumenti di bordo ideati per rilevare fenomeni difficili da vedere in modo diretto, come il vento solare, il flusso continuo di materia espulsa dal Sole verso lo spazio, oppure le cosiddette espulsioni di massa coronale, vere e proprie esplosioni solari. Tutti fenomeni che possono creare spettacolari aurore ma rappresentano anche una seria minaccia per le comunicazioni satellitari, la trasmissione di energia e i sistemi di navigazione sulla Terra.
L. Dias--JDB