Alcaraz 'Sinner mi spinge al limite, con lui divento migliore'
'Sono grato ci sia. Un sogno? Vincere l'oro olimpico'
La rivalità è un male necessario, anzi è proprio da questo confronto che si migliora. Carlos Alcaraz, impegnato a Torino per le Finals, torna a parlare del dualismo tra lui e Jannik Sinner. "Penso che questa sfida sia necessaria per me, per il tennis e per lo sport più in generale - ha detto lo spagnolo in un'intervista a Mundo Deportivo -. Mi confronto testa a testa tutto l'anno, spingendomi al limite e spingendo anche la mia squadra a dare il 100%. Sono grato che Sinner ci sia e che mi renda un giocatore migliore". Già capace di vincere tanto (sei titoli Slam) e con l'obiettivo di raggiungere e superare i 24 di Novak Djokovic. "Siamo sulla strada giusta - ha detto Alcaraz -. Avere vinto sei titoli del Grande Slam è incredibile, il che significa che stiamo facendo le cose bene. Ora è il momento di continuare, di continuare a remare nella stessa direzione, ad allenarci e lavorare allo stesso modo, o anche meglio. Nessuno conosce il futuro; è incerto, quindi vedremo come andrà tra qualche anno". Al tavolo dei grandi Alcaraz ammette che ancora non è seduto: "Non ci sono nemmeno vicino. Ci sono stati giocatori incredibili, leggende. In cima alla lista Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic - continua -. Mi piacerebbe sedere a quel tavolo, è vero; è una motivazione per me e aiuta la mia carriera. Ora mi piacerebbe vincere in Australia, è un torneo fantastico. Mi farei un tatuaggio se ci riuscissi e ho già qualcosa in mente. Il più grande desiderio sportivo? "Vincere tanti Slam o l'oro alle Olimpiadi".
H. de Araujo--JDB