Dieta sana e sostenibile, italiani tra i più virtuosi in Europa
La ricerca Iss-Crea sull'adesione alla Planetary Health Diet
I Paesi dell'Europa meridionale, come Italia, Grecia e Spagna, sono tra i più virtuosi nel seguire una dieta salutare e sostenibile per il pianeta. A evidenziarlo, in occasione dell'anniversario del riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio Unesco il 16 novembre, una ricerca dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e del Centro di ricerca alimenti e nutrizione (Crea), il cui scopo era valutare l'adesione alla Planetary Health Diet in 11 Paesi europei. Lo studio, svolto nell'ambito del progetto europeo Plan'Eat, ha mostrato un'aderenza maggiore dei Paesi del Sud Europa a questo regime alimentare, principalmente base di verdura, frutta, frutta secca a guscio (noci, nocciole, ecc.), legumi e cereali integrali e con quantità limitate di carne e latticini. Un modello che ha importanti similarità con la dieta mediterranea, da cui tuttavia molti Paesi europei sono ancora lontani. "Nonostante anche nel Sud Europa si stia osservando un progressivo allontanamento dalla dieta mediterranea - sottolinea Laura Rossi, direttrice del reparto Alimentazione nutrizione e salute dell'Iss - l'eredità culturale di questo modello alimentare continua a influenzare positivamente le nostre abitudini, contribuendo a una maggiore aderenza ai principi di salute e sostenibilità". La dieta mediterranea è stata riconosciuta dall'Unesco come parte del Patrimonio culturale immateriale dell'umanità nel 2010, che assume anche un ruolo fondamentale nel promuovere gli obiettivi di sostenibilità indicati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Essa, evidenzia l'Iss in una nota, costituisce "un modo di vivere che racchiude conoscenze e consuetudini", e "valorizza la condivisione e il dialogo tra culture, unendo questi principi al rispetto per la natura e per la diversità biologica. In questo modo contribuisce a mantenere vivo un forte legame identitario e un senso di continuità culturale tra le popolazioni del Mediterraneo".
M. Andrade--JDB