Mieloma Multiplo, Melfalan ora rimborsabile per casi refrattari
Somministrabile mensilmente in associazione con desametasone
Un nuovo farmaco chemioterapico, il melfalan flufenamide, sarà disponibile anche in Italia per il trattamento del mieloma multiplo recidivante e refrattario. La terapia, recentemente approvata per la rimborsabilità da Aifa, sarà somministrabile in associazione con desametasone, una volta al mese, a pazienti che non rispondono più all'immunoterapia. Lo ha annunciato l'azienda svedese Oncopeptides durante un media tutorial a Milano. "Melfalan flufenamide presenta un meccanismo d'azione unico ed innovativo - dichiara Claudio Cerchione, Dirigente Medico e Ricercatore dell'Irst Irccs di Meldola -. È indicato per un setting preciso di malati che non rispondono positivamente alle terapie precedenti compresa l'immunoterapia. Rispetto però ai chemioterapici di 'vecchia generazione' il suo utilizzo determina effetti collaterali minori grazie ad un più basso profilo di tossicità. La terapia viene apprezzata anche perché risulta 'comoda e maneggevole' in quanto prevede una sola infusione al mese della durata di mezz'ora". In Italia, l'incidenza del mieloma multiplo è di oltre 6.000 nuovi casi l'anno mentre a livello mondiale ammontano a più di 176mila. "Rappresenta da solo il 17% di tutte le diagnosi di tumore ematologico. Non sono ancora del tutto note le cause della patologia - spiega Francesco Di Raimondo, Ordinario di Malattie del sangue A.o.u. 'Policlinico - Vittorio Emanuele' di Catania.- ma sappiamo che è una neoplasia plasmacellulare in cui la formazione di anticorpi funzionali viene alterata. Queste cellule del sangue proliferano in modo incontrollato e danneggiano vari organi tra cui ossa, reni e midollo. Quasi sempre si caratterizza da periodi di remissione, dopo i trattamenti, seguiti inevitabilmente da recidive di malattia". Inoltre il tumore, nel corso del tempo, tende ad acquisire ulteriori alterazioni genetiche "che lo rendono gradualmente più resistente ai trattamenti disponibili. Per questo motivo - conclude- abbiamo assistito negli ultimi anni ad una progressiva personalizzazione delle terapie somministrabili. Sono state messe a punto immunoterapie che in molti casi hanno portato a grandi vantaggi e benefici. Tuttavia vi sono dei pazienti che risultano refrattari a questi farmaci e perciò si rende necessario il ricorso alla chemioterapia".
N. Gonçalves--JDB